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Dolomitico

È un Fougère deciso, originale, non assomiglia a nessun archetipo olfattivo esistente. Eau de Parfum dall’impronta indimenticabile, molto persistente e dal carattere indelebile.

È un profumo che avrebbe potuto essere indossato dai grandi personaggi della Cultura quando, a Cortina d’Ampezzo, andavano a passeggio nei boschi profumati di barancio a trarre ispirazione e a meditare sulla storia, la letteratura e il giornalismo nonché sul racconto fantastico. Il profumo ha una scia intensa che ricorda la cadenza del dialetto bellunese: assomiglia poco ai dialetti veneti tradizionali, ha una derivazione veneziana ma sbiascica e striscia le parole su un timbro di voce e su una smorzatura della parlata che ne fanno un dialetto a strapiombo sulla voragine del vocabolario

Carattere

Evoca l’ambiente aspro, talvolta perfino avverso, agreste ma elegante, di quell’eleganza montanara che diventa indispensabile per chi voglia davvero rispettare la bellezza del territorio dolomitico.

Uomo rude, dalla barba ispida e irsuta, abituato alle sofferenze che il clima e il territorio gli impongono, lavora sodo ma soprattutto fa un lavoro logorante, nei boschi, nei pascoli e nelle stalle.

Soffre con imperturbabile stoicismo, va a caccia, ama la frugalità ma ha la dignità che la montagna gli trasmette per osmosi, l’elegante distinzione che lo eleva e lo rende orgoglioso della propria condizione.